Un’importante impresa edile del Centro Italia cerca operatori su funi (rocciatori) per eseguire un intervento di installazione reti e barriere paramassi.
per info e candidature inviare una email con curriculum vitae su: info@obiettivoqualita.it
I rocciatori nell’immaginario collettivo sono alpinisti prestati al mondo dei cantieri. Uomini che si calano con una corda dai monti per sistemare qualche masso.
Nella realtà le cose sono molto diverse.
Il rocciatore come definizione tecnica è secondo il Contratto Collettivo Nazionale dell’edilizia, una mansione che può ricoprire un operaio.
In generale negli ultimi tempi si parla invece di Operatori su Funi per racchiudere tutte quelle professioni che richiedono l’accesso e posizionamento mediante funi che vada oltre il comparto dell’edilizia. Sono uomini e donne che dopo un iter formativo arrivano in punti dove per accedervi è necessario l’uso di funi. Nel linguaggio comune si preferisce questo termine per marcare un senso di innovazione rispetto alla parola rocciatore che richiama all’immagine di cui sopra.
L’ Operatore su funi quindi può non essere un operaio edile e può (ed in maggioranza è così) non essere un Alpinista.
Esistono Geologi che per necessità devono studiare un fronte roccioso, elettricisti che installano luci negli stadi, geometri che posizionano prismi riflettenti, giardinieri che potano alberi, ecc., ecc.
Le attività che richiedono un accesso mediante funi sono molteplici ma sono tutte accomunate da regole chiare. L’accesso e posizionamento su funi di per se non è un lavoro ma un metodo/sistema con cui si arriva alla postazione di lavoro.
Il presente articolo non è un trattato di giurisprudenza sul ruolo del lavoratore su funi ma una testimonianza della realtà quotidiana.
Per iniziare a diventare Operatori su Funi (abbreviato OsF) è necessario partecipare ad un corso della durata minima di 32 ore. La legge impone un limite minimo ma da esperienza personale e decennale nel mondo delle funi posso dire che non sono affatto abbastanza per essere “padroni dell’arte”. Il corso insegna le basi della sicurezza, l’esperienza in cantiere fornisce poi la competenza.
Superato il primo step formativo bisogna sapere che per lavorare su funi bisogna essere accompagnati in maniera costante da un Preposto alla sicurezza per lavori su funi (persona competente che ha anche partecipato ad un ulteriore corso di 8 ore specifico per la mansione). Il ruolo del Preposto è quello di garantire la sicurezza durante le attività su funi, intervenire in caso di emergenze e non può essere distratto da altri ruoli. Sarebbe impensabile anche per il solo buonsenso andare da soli in cantiere ed usare le funi chissà per quanti metri di calata o essere in due a lavorare senza nessuno che vigili sulla sicurezza.
Quindi un OsF lavora sempre in una squadra di almeno due persone: un lavoratore ed un preposto. Sempre.
L’azienda fornisce i DPI adeguati, le funi, la formazione, l’informazione e l’addestramento nonché la sorveglianza sanitaria ai lavoratori della squadra e si fa carico della buona tenuta e verifica periodica delle dotazioni.
C’è quindi la necessità di un’azienda strutturata per poter essere degli OsF a norma. Un’azienda che valuti i rischi e pianifichi la sicurezza delle giornate di lavoro.
Operatori su Funi non ci si improvvisa.
In passato c’è chi ha abusato della scarsa diffusione delle tecniche e dello scarso controllo, per non utilizzare tutti gli accorgimenti sulla sicurezza. Ci sono stati incidenti mortali e continuano ad esserci, sopratutto dove la scarsa cultura della sicurezza e la competenza tecnica, limitata al sentito dire la fa da padrone. Tali comportamenti sono da criminali, ledono l’immagine di chi tutti i giorni fa del proprio lavoro una passione e soprattutto portano sulla coscienza macchie indelebili.
Ecco quindi la nascita della definizione di Operatore su Funi che vuole essere un punto di distacco da una parte di passato ed uno slancio d’innovazione delle tecniche.
In Italia c’è fermento, sorgono associazioni di categoria, gruppi di progetto, enti di formazione, docenti che dedicano tutte le proprie esperienze al servizio delle nuove leve e ci si confronta quotidianamente attraverso i canali social.
Non credo come detto che andare su funi sia un lavoro fine a se stesso ma non ho mai detto che non sia una passione.
Passione che coinvolge tutti a vario titolo gli Operatori su Funi.
Quando vedrete un lavoratore su di un costone roccioso, un palazzo o chissà dove, sappiate che in lui e nella squadra c’è tanta passione, studio, innovazione, addestramento e condivisione delle esperienze.
Fonte Linkedin