La parità di genere si riferisce all’idea che uomini e donne debbano godere degli stessi diritti, opportunità e trattamento in tutti i settori della società. Si tratta di promuovere l’uguaglianza tra i generi, sfidando e superando gli stereotipi di genere e affrontando le disuguaglianze che possono sorgere sulla base del sesso. L’obiettivo è creare una società in cui uomini e donne abbiano pari accesso all’istruzione, all’occupazione, alla partecipazione politica e ad altre sfere della vita sociale ed economica.
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A COSA SERVE?
La finalità del Sistema di certificazione della parità di genere alle imprese è quella di favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale e quindi di migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di armonizzazione dei tempi vita.
Al fine di incentivare le imprese ad adottare la certificazione della parità di genere, il Sistema prevede un principio di premialità attraverso l’introduzione di meccanismi di incentivazione.
Conformemente all’articolo 5, comma 2, della legge 5 novembre 2021 n. 162 (Legge Gribaudo), le aziende private che possiedono la certificazione della parità di genere secondo la prassi UNI/PdR 125:2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato beneficiano di un’esenzione dal versamento di una percentuale dei contributi previdenziali complessivi a carico del datore di lavoro per l’anno 2022. In particolare, sono destinati 50 milioni di euro per il 2022, e l’esenzione non supera l’1%, con un limite massimo di 50.000 euro all’anno per ciascuna impresa. La legge 30 dicembre 2021 n. 234, all’articolo 1, comma 138, prevede ulteriori fondi per finanziare la misura in modo continuativo, con una dotazione di 50 milioni di euro a partire dal 2023.
Le modalità attuative della decontribuzione per le imprese certificate sono definite da un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro con delega per le pari opportunità, adottato il 20 ottobre 2022. La circolare INPS n. 137 del 27 dicembre 2022 fornisce istruzioni operative per l’accesso all’esenzione contributiva per i datori di lavoro delle aziende che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2022. Le richieste possono essere presentate sul sito dell’Istituto dal 27 dicembre 2022 fino al 15 febbraio 2023.
Inoltre, in base alla Legge Gribaudo (articolo 5, comma 3), le aziende già certificate per la parità di genere alla data del 31 dicembre dell’anno precedente beneficiano di un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, al fine di ottenere aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti.
Con l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36), le amministrazioni aggiudicatrici assegnano un punteggio aggiuntivo per il possesso della certificazione di genere nei loro avvisi. L’articolo 108, comma 7, del nuovo codice prevede una diminuzione del 20% della garanzia per tutte le tipologie di contratto, cumulabile con altre riduzioni previste dalla legge, in caso di possesso di certificazioni, tra cui rientra la certificazione della parità di genere (riportata nell’allegato II. 13 al Codice).
COME OTTENERE LA CERTIFICAZIONE SULLA PARITA’ DI GENERE
La certificazione avviene su base volontaria e su richiesta dell’impresa. Al rilascio della certificazione provvedono gli organismi di certificazione accreditati presso Accredia (ai sensi del regolamento CE 765/2008) che operano sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022.
La normativa di riferimento UNI/PdR 125:2022, pubblicata da UNI – Ente italiano di normazione il 16 marzo 2022, è stata sviluppata per stabilire criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali finalizzati alla certificazione della parità di genere nelle imprese.
La prassi UNI/PdR 125:2022 prevede l’adozione di specifici indicatori, Key Performance Indicator (KPI), relativi a 6 aree di valutazione che caratterizzano un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:
- Cultura e strategia
- Governance
- Processi Human Resources
- Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
- Equità retributiva per genere
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro
Ciascuna area ha un peso percentuale che contribuisce al totale del 100%, misurando il livello attuale dell’organizzazione e il miglioramento nel tempo. Ogni indicatore è associato a un punteggio, e il raggiungimento complessivo del 60% è necessario per ottenere la certificazione.
La certificazione ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale. La prassi sul sistema di gestione per la parità di genere è il risultato del lavoro del Tavolo di lavoro sulla certificazione di genere delle imprese coordinato dal Dipartimento per le pari opportunità in collaborazione con UNI. Hanno partecipato anche il Dipartimento per le politiche della famiglia, il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dello sviluppo economico e la Consigliera Nazionale di Parità.
Il decreto della Ministra per le pari opportunità e la famiglia del 29 aprile 2022 ha recepito la prassi UNI/PdR 125:2022, stabilendo parametri minimi per ottenere la certificazione della parità di genere nelle imprese. Inoltre, impone ai datori di lavoro di fornire annualmente un’informativa aziendale sulla parità di genere che rifletta il grado di adesione alle prassi.