La patente a punti nei cantieri edili è un sistema introdotto per regolare l’accesso e il mantenimento delle attività nei cantieri temporanei o mobili nel settore delle costruzioni. Questo sistema attribuisce un punteggio iniziale alle imprese edili e ai lavoratori autonomi che operano in tali cantieri, e questo punteggio può essere soggetto a variazioni in base al rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro.
Ecco un riassunto dei principali punti riguardanti la patente a punti nei cantieri edili:
- Scopo: L’obiettivo principale della patente a punti è promuovere e garantire un ambiente di lavoro sicuro nei cantieri edili, riducendo al minimo il rischio di incidenti sul lavoro.
- Requisiti di accesso: A partire da una data specifica, le imprese edili e i lavoratori autonomi che desiderano operare nei cantieri temporanei o mobili devono possedere la patente a punti per dimostrare la conformità alle normative sulla sicurezza.
- Assegnazione dei punti: Le imprese edili e i lavoratori autonomi iniziano con un punteggio iniziale di crediti. Questo punteggio può essere influenzato dalle violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro e da altri fattori come la formazione dei dipendenti, l’adozione di misure di prevenzione, etc.
- Decurtazione dei punti: Le violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro possono portare a decurtazioni dei punti dalla patente. La gravità delle violazioni determina il numero di punti da sottrarre.
- Conseguenze della perdita di punti: La perdita totale dei punti può comportare sanzioni come la sospensione dell’attività nel cantiere, l’esclusione da future gare d’appalto, e la mancanza di accesso a finanziamenti pubblici.
- Recupero dei punti: È possibile recuperare i punti persi attraverso la partecipazione a corsi di formazione specifici e l’adozione di misure correttive. Tuttavia, vi è un limite massimo al numero di punti che possono essere recuperati e un periodo di tempo specifico entro il quale devono essere completati.
In sintesi, la patente a punti nei cantieri edili è un sistema che mira a garantire che le imprese edili e i lavoratori autonomi rispettino le normative sulla sicurezza sul lavoro e adotta un approccio incentrato sulla responsabilità e sulla prevenzione degli incidenti sul luogo di lavoro.
CHI DOVRA’ DOTARSI DELLA PATENTE A PUNTI?
A partire dal 1° ottobre 2024, sarà obbligatorio per le imprese edili e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, definiti dall’articolo 89, comma 1, lettera a) del Testo Unico per la sicurezza sul lavoro (D.lgs. 81/2008), essere in possesso della patente a punti.
Questi cantieri includono varie attività, come costruzioni, manutenzioni, demolizioni, e altre operazioni elencate nell’Allegato X dello stesso Testo Unico. Queste attività coinvolgono la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile, che possono riguardare costruzioni in vari materiali come muratura, cemento armato, metallo, legno, oltre alle infrastrutture stradali, ferroviarie, idrauliche, e altro ancora.
Tuttavia, le imprese che sono in possesso di certificazione SOA (Società Organismi di Attestazione di classifica pari o superiore alla Terza) non saranno soggette all’obbligo di ottenere la patente a punti.
L’impresa o il lavoratore autonomo dovrà richiedere la patente a punti alla sede territoriale dell’ispettorato nazionale del lavoro.
Al momento della richiesta, il responsabile legale dell’impresa o il lavoratore autonomo dovrà dimostrare l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’adempimento degli obblighi formativi, il possesso del Documento unico di regolarità contributiva (Durc), il possesso del Documento di valutazione dei rischi (Dvr) e il possesso del Documento unico di regolarità fiscale (Durf).
Una volta accertati i requisiti, l’Ispettorato rilascerà la patente in formato digitale. In attesa del rilascio, le imprese e i lavoratori autonomi potranno lavorare nei cantieri, a meno che l’Ispettorato non disponga diversamente con una comunicazione ad-hoc.
La patente a punti verrà assegnata inizialmente con un punteggio di 30 crediti e sarà soggetta a decurtazioni che variano in base alla gravità della violazione:
- Saranno decurtati 10 crediti per le violazioni che conducono alla sospensione dell’attività imprenditoriale, come specificato nell’Allegato I del Testo Unico. Esempi di tali violazioni includono la mancata preparazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) o del Piano di Emergenza ed Evacuazione.
- 7 crediti saranno decurtati per le violazioni che espongono i lavoratori ai rischi indicati nell’Allegato XI, come il rischio di esplosione o sprofondamento.
- Saranno decurtati 5 crediti per l’impiego di lavoratori irregolari.
- 20 crediti saranno decurtati in caso di morte di un lavoratore a causa della responsabilità del datore di lavoro.
- 15 crediti saranno decurtati in caso di infortunio che provoca l’inabilità permanente del lavoratore.
- 10 crediti saranno decurtati in caso di infortunio che causa l’inabilità temporanea del lavoratore.
In casi di infortuni che causano la morte o l’inabilità, l’Ispettorato del Lavoro avrà il potere di sospendere la patente a punti fino a 12 mesi.
Per lavorare nei cantieri, sarà richiesto un saldo minimo di 15 crediti sulla patente a punti, altrimenti sarà prevista una sanzione amministrativa da 6.000 a 12.000 euro. Tuttavia, le imprese che, al momento della decurtazione, sono impegnate nella realizzazione di un lavoro appartenente a un contratto di appalto o subappalto potranno comunque completare tale lavoro.
Coloro che hanno subito decurtazioni potranno recuperare fino a 15 crediti frequentando corsi sulla sicurezza.