La Certificazione Etica SA8000 trova la sua ragion d’essere nell’acronimo di Social Accountability 8000, uno standard di riferimento riconosciuto a livello mondiale nato con l’obiettivo di garantire ottimali condizioni di lavoro.
La Certificazione Etica SA 8000 è uno standard accreditato che risponde alle esigenze delle organizzazioni desiderose di distinguersi per il loro impegno nello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle tematiche sociali.
Un sistema di gestione che possiede la Certificazione Etica SA 8000 risulta essere uno strumento efficace che consente all’organizzazione che lo ha implementato di gestire correttamente e monitorare costantemente tutte le attività e i processi correlati che incidono sulle condizioni dei lavoratori. Questi aspetti comprendono i diritti umani, lo sviluppo, la valorizzazione, la formazione e la crescita professionale delle persone, la salute e la sicurezza dei lavoratori, la non discriminazione, il lavoro minorile e giovanile. Tali requisiti si estendono anche ai fornitori e ai subfornitori dell’organizzazione.
L’iter per l’ottenimento della Certificazione Etica SA8000 si sviluppa in quattro macro-aree che sostanzialmente coprono tutte le attività aziendali:
- Autovalutazione dell’applicazione dei requisiti;
- Impegno della Direzione;
- Rispetto dei nove macro-requisiti SA8000;
- Sistema di gestione.
La Certificazione Etica SA8000 fa riferimento allo standard normativo costituito da nove requisiti sociali, orientati a garantire, per le organizzazioni che implementano tale standard, il rispetto dei parametri di eticità nella propria filiera produttiva.
I capitoli affrontati nello standard sono i seguenti:
- Lavoro infantile
- Lavoro obbligato
- Salute e sicurezza
- Libertà di associazione, diritto alla contrattazione collettiva
- Discriminazione
- Pratiche disciplinari
- Orario di lavoro
- Retribuzione
- Sistema di gestione
La SA 8000 si basa su principi suggeriti dai riferimenti internazionali in materia di diritti umani e dei lavoratori, quali quelli riportati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, nelle Convenzioni delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino e sulle Discriminazioni contro le Donne, nelle ILO (International Labour Organization).